© dal mio archivio fotografico
Ho liberato il fiato della voce
quando qualcuno mi tirò i capelli
a scrivere il papiro dei miei sogni
e non pensavo che giungessi a tanto
rispolverando il mio passato infante
comprendo d'aver fatto degli errori
nei versi scritti qui e là compressi
in rime sciolte italici confini
oppure d'orientali sillabarii
ora rivedo i ritmi e le cadenze
e d'esperienza mi sovvien credenza
nessuno nasce carico d'ingegno
questo si sa fiorisce poco a poco
come radici infisse nella roccia
Copyright © riproposta Lorenzo 28.12.11
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