L'OMBRA
negativo di me mio vuoto
in proiezione mi copia con inediti
profili tagliati nella luce – se dal
di fuori la spiassi mi direi sono
io quello?
pulviscolare ha i contorni
del sogno e i suoi fòsfeni
si spezzetta se riflessa inafferrabile
fantoccio mi diventa
pure mio vuoto mia metà
che estinta con l'ultima luce
rientrerà nel corpo-contenitore
unificata con la terra – senza un grido
tutt'uno con la morte –
senza perché – solo ombra
Felice Serino
*
Pure come invisibile radice
sorprende ai varchi un puro domandare
ove l'alieno allea forma che muta
oltre il noto che si infissa vorace
cibo a perpetuare la stessa fine
l'uguale fuggire il Logos vivace
(a Felice Serino su "L'ombra" – 11 luglio
2005)
Flavio Ballerini (Pesaro, 1951-2006)
*
L'ombra "morde" il corpo, i piedi
dell'anima, si avvinghia e diventa viva come qualcosa di te in catalessi. L'ombra ti permette di guardarti in
proiezione.
L'ombra è un dissolvente che a sua volta si dissolve
con la morte. L'ombra è uguale alla fisicità dell'estasi, quando si stacca da terra. L'ombra è ciò che si camuffa,
come il vino che scivola per le strade
può essere confuso con il sangue della tua brocca rotta.
L'ombra è una stretta di mano a chi conosci già, una
prolungata presentazione…
L'ombra è il silenzio che parla delle tue pene, le
prolunga…ma non le stacca mai da te.
L'ombra è un giocattolo serio che ha la tua stessa
meccanica, solo che non puoi prenderlo fra le mani se non quando saluterai il mondo con una "garbata
prostrazione".
L'ombra è un gemello senza peso che ha un suo peso,
una sua energia (come quella elettrica) che scarica a terra.
Andrea Crostelli
*
[Segnalata al Premio "Paesepoesia",
Belvedere Ostrense (AN),2005.
Nella motivazione il Presidente della Giuria, nonché
Presidente del Circolo "La Gioconda" di Ostra, Giancarla Raffaeli, così si esprime:
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