
Luogo lontano seguo pollicino
le tracce di quel sito sul percorso
e non si può sbagliare se si segue
il fiume Lao si raggiunge il luogo
desiderato e dunque visitato.
Papasidero cosentino e dietro
il mare del Tirreno traversando
le pieghe del Pollino non si sbaglia
la strada si restringe in un sentiero
penetrando quelle gole scoscese
e si frantuma in rapide pendenze
si velocizza in onde e turbolenze
la via di mezzo fino alla cascata
giungendo infine al ponte medievale
il viaggio ivi immerge nel paesaggio
m'avvolge in acque gelide svegliando
i sensi fino allora addormentati.
Il Pollino sa come comportarsi
donando poco a poco la presenza
pareti che s'avvolgono in coperta
poi d'improvviso s'apre il cielo azzurro
tra selve fitte ed altopiani in quadro
giungendo alfine in luogo molto vasto
orti chiese staccate e case antiche.
Papasidero discreto in silenzio
nascosto tra crinali e le viuzze
dove s'ascolta e s'ode solamente
silenzio e poi ancora il suo silenzio
la grotta del Romito coi suoi segni
dov'è la preistoria coi suoi avi
un bue inciso in tutta l'attenzione
in quella casa antica degli umani
e l'acqua scorre mentre il sasso parla
racconta la sua storia e la sua traccia
lasciando intatto il testimone in faccia
Lorenzo 28.2.25
Fonte: daBitonto, Marino Pagano, 8 Febbraio 2025 in Al cuore del Sud.
Tra borghi e percorsi Rubriche. Papasidero e il Pollino: viaggio in un mondo a parte
Nessun commento:
Posta un commento