giovedì 29 marzo 2007

“ Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, non è mai finita per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole. Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia. Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola. Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai durare. Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane. Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto. Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo. Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua. In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata. Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi, e hai pianto. Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo. E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore. "Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?" Se lo sono chiesto, tutte. E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi? E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te. Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa. E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse". Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti...”
(©Jack Folla)


Dedicata da una donna a tutte le donne, a quelle che amo e a quelle che non ho ancora incontrato ...con un augurio speciale...Bacio a tutti tutti...^_*Angelika

venerdì 23 marzo 2007


La giovinezza non è un periodo della vita, è uno stato d’animo
che consiste in una certa forma della volontà, in una forza emotiva;
nel prevalere dell’audacia sulla timidezza
e della sete dell’avventura sull’amore delle comodità.

Non si invecchia
per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni,
ma solo quando si abbandona il proprio ideale.
Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo,
la rinuncia all’entusiasmo li traccia sull’anima.
La noia, il dubbio, la mancanza di sicurezza, il timore e la sfiducia,
sono lunghi anni che fanno chinare il capo
e conducono lo spirito alla morte.

Essere giovani significa conservare a sessanta o settant’anni
l’amore del meraviglioso,
lo stupore per cose sfavillanti e per i pensieri luminosi
la sfida intrepida lanciata agli avvenimenti,
il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo,
il senso del lato piacevole e lieto dell’esistenza.

Voi siete:
giovani come la vostra fiducia / vecchi come la vostra sfiducia,
giovani come la vostra sicurezza / vecchi come il vostro timore,
giovani come la vostra speranza / vecchi come il vostro sconforto.

Resterete giovani finchè il vostro cuore saprà ricevere
i messaggi di bellezza, di audacia, di coraggio,
di grandezza e di forza che vi giungono dalla terra,
da un uomo o dall’infinito.

Quando tutte le fibre del vostro cuore si saranno spezzate
e su di esse si saranno accumulati
le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo,
è solo allora che diverrete vecchi.


[da un poema di Samuel Ulman di Birmingham]


..Con un augurio sincero e affettuoso per tutti voi, amici cari e curiosi, di ogni età..Angelika^_*

mercoledì 7 marzo 2007



Dedicato a tutte le Donne
che hanno raccontato il dolore
la dignità
la libertà
la fratellanza
il coraggio
l' uguaglianza
il rispetto
la vita

...con lettere d'amore

perchè nessun grido d'amore
venga più soffocato...



Gioia e serenità per tutti...
Affettuosamente, Angelika §^_^§

domenica 4 marzo 2007

...Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
...una rosa per poterti amare
...Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore...


(Ti regalerò una rosa - Simone Cristicchi)


Con un saluto affettuoso per la mia dolcissima Panterina
e voi tutti, lettori, curiosi, amici...
Angelika&Kiss

Un'altra notte è trascorsa....è l'alba ormai..dovrei andare a letto..ma forse completerò queste ventiquattro ore così...seduta al computer per poi ricomincaire la giostra...non provo nulla per la prima volta e forse dovrei godere di questo stato di grazia.Non sono stanca,non ho freddo,nè fame,non sono triste nè amareggiata,potrei perfino dire che sto bene.Lunedì saprò se la mia vita avrà una svolta, ho combattuto tanto per questo ed ora non me ne preoccupo più ormai! Mi concedo al momento, senza debolezza, senza mai cedere il passo alla viltà, modestamente fiera...pronta a rialzarmi...Notte strana, notte rara questa!
Riposate tranquilli miei cari, vi auguro una felice domenica, godete di ogni istante della vostra vita anche quando il sole è nascosto dietro le nuvole,tornerà a risplendere!Un abbraccio.